Dal 30 Gennaio al 4 Febbraio alle 21:00 (domenica alle 18:00)
"Il quarto dito di Clara", scritto e diretto da Luca Archibugi, con Pippo Di Marca e Veronica Zucchi. Opera dedicata al compositore Robert Schumann e alla moglie Clara.
L'immagine della locandina è composta da due ritratti, molto somiglianti alle fotografie dell’epoca, che mostrano Clara e Robert Schumann fusi e sovrapposti l’uno all’altra. Lo spettacolo descrive una seduta psichiatrica. La paziente si chiama Clara/Robert e ha la patologia di uno sdoppiamento della personalità: da un lato ella si crede Clara Schumann; dall’altro, suo marito, Robert Schumann. Clara/Robert vive come ingabbiata in un amore esclusivo, cristallizzato, infante, che però non è solo un’illusione, ma è anche una salvezza, un’illusione salvifica. Attraverso questa malattia, si vuole entrare nel mondo di Schumann e nel suo progressivo scivolamento nella follia. Ciò avvenne a causa di disturbi nervosi provocati forse dalla sifilide, dall’alcolismo o dallo stesso disturbo bipolare da cui era affetto. Il musicista ha un carattere ciclotimico, continuamente segnato da improvvisi sbalzi di umore, che oscillano tra euforia e malinconia. Nello spettacolo la follia genera anche umorismo, estrema risorsa di fuga. Robert si fascia l’anulare della mano destra per un lungo periodo, nell’intento di rinforzarlo, ma ottiene solo di semiparalizzarlo. Il quarto dito di Clara, grande pianista dell’epoca, diventa, dunque, il quarto dito di Robert
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