in un giardino toscano
Scritto e interpretato da Nicola Civinini
Regia Alessandro di Marco
“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda, e
come la si ricorda per raccontarla”
Gabriel Garcia Marquez
Ogni vita meriterebbe di essere raccontata. Perché ogni storia è
unica e preziosa e, come tale, andrebbe salvaguardata,
conservata. Si, ricordata. Anche se per un istante, breve e
intenso come il lampo di una macchina fotografica d’altri tempi.
Come alberi, tutti i personaggi di questa foto di famiglia vengono
dalla terra, se ne sono nutriti, ci hanno giocato. La terra di un
giardino toscano, sfondo di una serie di vite e di questa foto, che
ha attraversato gli anni e le epoche ma non ha perso l’urgenza
di lasciarsi raccontare, ripercorrere.
È coinvolgente incontrare e conoscere queste persone, entrare
nelle loro vite, perdersi nelle loro speranze: scoprire l’amore di
Nazareno per la sua terra, la dedizione di Severina, l’affetto puro
e incondizionato di Palmira, le braccia forti e il cuore tenero di
Ulderigo, le lettere d’amore di Leonilda, la musica del cuore di
Azelio, le note strazianti del pianoforte di Margherita, la
fanciullezza di Leonardo. È affascinante vedere in scena i loro
oggetti quotidiani, ormai carichi di storia e in grado di restituire
epoche a molti sconosciute. Così le piccole storie di ognuno
hanno composto una Storia, grazie all’offerta dell’autore che ha
saputo cogliere il cuore di queste persone e fare di loro dei
personaggi, fermi in questa Foto di famiglia, seduti nel loro
giardino toscano, eppure ancora così presenti.
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